Significato prognostico nel lungo termine della risposta nel mieloma multiplo dopo trapianto di cellule staminali
Per stabilire il vero effetto delle diverse categorie di risposta nei pazienti con mieloma multiplo, trattati con trapianto autologo di cellule staminali, sono stati valutati, dopo un follow-up mediano di 153 mesi, 344 pazienti affetti da mieloma multiplo che sono stati sottoposti a un trapianto nel periodo 1989-1998.
La sopravvivenza globale a 12 anni è stata del 35% per i pazienti con risposta completa ( CR ), 22% per i pazienti con risposta quasi completa ( nCR ), 16% nei pazienti con risposta parziale molto buona ( VGPR ) e 16% con risposta parziale ( PR ).
Notevoli differenze nella sopravvivenza globale e nella sopravvivenza libera da progressione sono state trovate tra i gruppi risposta completa e risposta quasi completa ( P=0.01 e P=0.002, rispettivamente ), tra i gruppi risposta completa e risposta parziale molto buona ( P=0.0001 e P=0.003 ), o tra i gruppi risposta completa e risposta parziale ( P=0.003 e P= inferiore 10-5 ); non sono state osservate differenze tra i gruppi risposta quasi completa e risposta parziale molto buona ( P=0.2 e P=0.9 ) o tra questi gruppi e il gruppo risposta parziale ( P=0.1 e P=0.8 ).
Uno studio di riferimento ha individuato una fase di plateau per la sopravvivenza globale dopo 11 anni; il 35% dei pazienti nel gruppo risposta completa e l’11% nel gruppo risposta quasi completa più risposta parziale molto buona più risposta parziale sono vivi a 17 anni; 2 casi sono andati incontro a una recidiva nel gruppo risposta quasi completa più risposta parziale molto buona più risposta parziale.
In conclusione, il mieloma multiplo che raggiunge risposta completa dopo trapianto autologo di cellule staminali è un fattore prognostico centrale.
Il tasso di recidiva è risultato basso nei pazienti con più di 11 anni di follow-up, forse a significare una guarigione per i pazienti con risposta completa. ( Xagena2011 )
Martinez-Lopez J et al, Blood 2011; 118: 529-534
Emo2011